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Watch Online / Il bacio dell'odio (1916)
Descrizione: Il bacio dell'odio: Diretto da William Nigh. Con Ethel Barrymore, H. Cooper Cliffe, Robert Elliott, Roy Applegate. Quando il conte Peter Turgeneff, sua figlia Nadia e il suo generoso figlio Paul vennero a vivere nel palazzo del governatore nella provincia russa di Valogda, ci fu gioia tra la razza oppressa la cui casa era nel Ghetto. Turgeneff era conosciuto come un uomo giusto e misericordioso che aveva fatto molto per rendere sopportabile la dura sorte degli ebrei nei distretti sotto la sua responsabilità. Per questo la sua venuta fu salutata con gioia da Isacco, profeta d'Israele, e dal suo popolo. Ben altri sentimenti suscitò il suo arrivo nell'animo di Michael Orzoff, il cupo prefetto di polizia di Valogda, che sedeva nel suo ufficio nella fortezza e riceveva i rapporti degli agenti segreti dello zar. Si sapeva che Orzoff era il potere segreto dietro le temute “Giacche Gialle”, la terribile organizzazione il cui obiettivo dichiarato era lo sterminio del popolo di Israele. Sembrava che non ci fosse aiuto. L'influenza del prefetto arrivava lontano, anche nelle alte sfere della lontana Pietrogrado. Perfino le donne, a patto che fossero belle d'aspetto, non trovavano che il loro sesso proteggesse dalla sua infamia. Per tutti questi motivi la venuta del conte Turgeneff a Valogda non piacque affatto a Orzoff. Subito dopo il suo arrivo Orzoff apprese due cose: la prima era che il nuovo governatore si era impegnato ad aiutare gli ebrei, e la seconda che sua figlia Nadia era una delle donne più belle che avesse mai visto ed era ardente quanto suo padre nel suo atteggiamento. sostegno della razza oppressa. Pensare era agire con Orzoff. Il governatore era forte, ma non più forte di lui. Nelle alte sfere di Pietrogrado, da dove entrambi ricevevano autorità, il prefetto aveva più potere. In Russia la polizia è onnipotente. Il Conte minacciò Orzoff, poiché il Governatore era già stato informato, come Orzoff ben sapeva, che il Prefetto era la forza motrice segreta delle malvagie "Giacche Gialle". Quindi Orzoff elaborò il suo piano. Con i suoi innumerevoli agenti provocatori e tirapiedi segreti nelle "Giubbotti Gialle", per quanto audace fosse quel piano, sentiva che non poteva fallire. La notte del gran ballo al palazzo del governatore, il piano fu portato a termine. Era arrivato lì, su sollecitazione di Nadia. Isaac, capo degli ebrei del Ghetto, e Leah, la bella figlia del vecchio Samuels il calzolaio, il cui onore era stato macchiato dalla rude lussuria di Orzoff, con molti altri, lì ad accusare faccia a faccia il Prefetto dei torti commessi con che li aveva gravati. Ma non hanno tenuto conto del piano del prefetto. All'improvviso si era sentito un grido senza slancio di molti passi e una folla inferocita aveva fatto irruzione tra gli ospiti del governatore. "Morte agli ebrei", era il loro grido di battaglia. Poi arrivarono gli uomini in uniforme di Orzoff e dispersero i rivoltosi, ma non prima che il proiettile di un assassino avesse trovato un posto nel cuore del conte Turgeneff. Né Orzoff si è fermato qui. Sicuro della sua influenza a Pietrogrado, ordinò ai suoi uomini di catturare Nadia piangente, suo fratello Paolo e Isacco l'ebreo e di imprigionarli nella fortezza con l'accusa di tradimento. E lì, il giorno successivo, trovò il modo di scatenare la sua malvagità sulla ragazza. Il Prefetto le si avvicinò nella cella dove passò la notte. Si chinò minacciosamente su di lei mentre sedeva sul sedile di pietra che aveva formato il suo divano. "Ti consegnerai a me," disse all'improvviso, "o tuo fratello subirà la tortura del fuoco prima di andare in Siberia." Poi, mentre Nadia, con disprezzo e ripugnanza, lo colpiva nella penombra, aggiunse: "Ascolta e ascolterai tu stesso; solo il tuo lavoro promesso può fermare questo dolore."